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Perché il tennis crea dipendenza



E’ uno sport unico con un’infinità di caratteristiche che lo rendono intrigante per la sua difficoltà, coinvolgente per la completezza di ambiti che abbraccia e realistico perché richiama costantemente l’essenza della vita fatta di cose belle e cose brutte, ma cose capaci di farci sentire protagonisti e vivi.

Il tennis stimola endorfine in molteplici modalità ed è per questo che riesce a coinvolgere un’ampia cerchia di persone che cercano finalità diverse nello sport.

Il tennis è piacere anzi è tanti piaceri.

Piacere di muoversi, fare qualcosa per sé e la propria forma fisica, quindi è salute e benessere. 

Piacere di imparare e apprendere cose nuove da diversi punti di vista: si può uscire dal campo con una nozione tecnica in più, con la scoperta di una mossa strategica vincente, con una consapevolezza maggiore di sé sia nella sfera fisica che caratteriale.

Piacere di scoprire i propri punti di forza su cui contare e le proprie debolezze da accettare o su cui lavorare.

Piacere di trovare completa distrazione dallo stress e dai problemi quotidiani.

Piacere di confrontarsi e misurarsi con gli altri e conoscere persone diverse.

Piacere di colpire la palla e sentirne il suono.

Piacere di sentire l’efficacia di un gesto corretto o di una scelta giusta.

Piacere di sfogare o appagare i propri bisogni.

Piacere di soffrire….

Piacere di riuscire a fare un colpo speciale magari visto in televisione.

Piacere dato dalla soddisfazione di riuscire dopo aver fallito ma averci riprovato.

Piacere di essere da soli e quindi gli unici responsabili di quello che avviene.

Piacere di sentirsi belli da vedere e quindi apprezzati per la propria bravura.

Piacere di scoprire di avere delle risorse che magari non immaginavamo.

Piacere di sviluppare intuizioni e possibilità infinite di colpire e di modi per fare punto.

Piacere di esprimersi come si vuole a seconda dei propri obiettivi e caratteristiche.

Piacere di incontrare diverse modalità di giocatori che si esprimono attraverso diverse modalità di gioco.

Piacere di imparare ad accettare condizioni esterne a noi e cercare delle soluzioni dentro di noi.

Piacere di convivere con il nostro lato umano fatto di errori e di emozioni.

Piacere di competere da subito e affinarsi e migliorare strada facendo anche grazie alla competizione stessa.

Piacere di vivere un’esperienza mai fine a sè stessa ma dai tanti risvolti sempre utili

Piacere di prendersi delle rivincite e avere sempre nuove occasioni.

Sicuramente solo chi gioca e si vive il tennis, a qualsiasi livello, può capire e provare questi piaceri e “amare/odiare” questo sport al punto da non poterne fare a meno.

 

Pubblicato sul notiziario Bieffesport novembre 2023

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