top of page

Facile o difficile



Il mondo di oggi viaggia a mille all’ora e ci propone sempre di più mezzi e soluzioni facili e immediate.

Quando non riusciamo ad ottenere qualcosa subito, spesso molliamo il colpo e cambiamo obiettivo. 

Questo ci ha resi impazienti e ci ha disabituato alla conquista che a volte presuppone allenamento e costanza oltre ad un lavoro inizialmente “oscuro” che spesso non porta risultati immediatamente visibili.

Poniamo il caso che l’obiettivo sia arrivare in cima ad una scalinata di 100 gradini.

Potremo arrivarci con un ascensore in modo immediato (ma anche immeritato perché non ci sarà costato nulla), ma se l’ascensore non ci fosse o si rompesse?  Si aprirebbero due scenari: rinunciare o iniziare a salire a piedi. La scelta sarà certamente fatta in base al grado di interesse rispetto all’obiettivo.

Mettiamo decidessimo di salire a piedi e, dopo 20 gradini fatti velocemente perché abbiamo fretta di arrivare, ci sentiamo stanchissimi; potremo rinunciare o pensare di cambiare metodo e ad esempio salire un po’ più lentamente.

Se dopo 50 gradini fossimo stufi o vedessimo ancora lontano l’obiettivo potremmo mollare e tornare indietro o sforzarci e armandoci di pazienza e coraggio e continuare, sempre a seconda del nostro interesse.

Ognuno ha libertà di scelta, ma quello che è sicuro è che chi arriva alla fine della scalinata avrà vissuto un’esperienza completa, fatta di consapevolezza (se vado troppo veloce non ce la faccio), ragionamento (forse se rallento riesco a gestire meglio le mie risorse), resistenza (sono stanco, ma non mollo) e infine soddisfazione.

Per fare un esempio tennistico potremmo paragonare la scalinata ad una partita di tennis.

Vincere senza problemi è come aver preso l’ascensore.

Se invece incontriamo delle difficoltà, si aprono due possibilità: rinunciare a credere di potersela giocare o iniziare a mettersi in gioco attraverso la consapevolezza (analisi di cosa ci sta creando una difficoltà), il ragionamento (che mezzi possiedo per contrastare questa difficoltà) e attraverso la costanza e la resistenza nel continuare a portare avanti il mio piano fino alla fine.

Solo così potremo uscire dal campo soddisfatti di noi stessi e certi di aver vissuto un’esperienza completa da cui aver imparato qualcosa.

Quindi vi esorto in ogni ambito della vostra vita in cui avete un obiettivo che volete raggiungere, di osservare quello che accade rispetto a:

Obiettivo semplice = soluzione immediata e facile quindi nessuna presa di coscienza, nessuna fatica, nessun ragionamento, nessuna esperienza e insegnamento

Obiettivo difficile = soluzione che presuppone:

1-analisi della situazione oggettiva in relazione a noi e alle possibilità che abbiamo (saranno soggettive dal momento che ognuno deve trovare la propria originale e personale modalità di relazionarsi col mondo)

2-ragionamento sulla strategia che conviene perseguire per raggiungere l’obiettivo

3- tenacia nel portarlo avanti

Solo di fronte ad un obiettivo difficile dovremo metterci veramente in gioco e concederci una chance di scoprire le risorse che possediamo, di misurarle e quindi di alimentare su basi solidi la nostra autostima.

L’unico modo che avremo per scoprire se davvero possiamo centrare un obiettivo, non sarà domandarci se riusciremo o meno, ma darci una possibilità di raggiungerlo.

  

Pubblicato sul notiziario Bieffesport marzo 2024

Post in evidenza
Post recenti
Archivio
Cerca per tag
Seguici
  • Facebook Basic Square
  • Twitter Basic Square
  • Google+ Basic Square
bottom of page