Vivi senza angoscia la sconfitta e senza presunzione la vittoria

PERDERE, spesso, è vissuto come una sconfitta totale che riguarda tutti i campi della vita e induce a sentirsi smarriti, sfiduciati e terrorizzati. Perché, invece, una sconfitta sul campo non può essere vissuta come sconfitta in quel campo (da tennis) invece che mettere in gioco tutto il nostro mondo? Se perdiamo una partita di tennis rimarranno comunque invariate le nostre qualità e invariato rimarrà il bene che gli altri ci vogliono. Quindi niente angoscia: diamo il giusto peso e teniamo alta la testa perché una sconfitta non cambia quello che realmente siamo ne quello che gli altri pensano di noi, vuol solo dire che in quel momento qualcuno è stato più bravo di noi. È solo parte integrante dello sport. È LO SPORT!

VINCERE aiuta il morale, dà gioia, soddisfazione, voglia di comunicare, ma vuol dire che quel giorno, in quella partita, siamo stati più bravi del nostro avversario. Non possiamo considerarci superiori e non dobbiamo diventare arroganti o spacconi perché così facendo, alla prima caduta, andremo dritti verso le critiche più spietate.

Impariamo a valutare la prestazione e non consideriamo banalmente sconfitta=male e vittoria=bene. Una sconfitta arrivata dopo aver lottato fino all’ultimo e reagito a situazioni difficili è del tutto onorevole. La vittoria alza il morale, ma non incrementerà la nostra fiducia e autostima se sarà stata facile e schiacciante.

Non è forte colui che non perde mai o che vince sempre, ma colui che prova a superare con tenacia e determinazione le difficoltà, colui che si piega senza mai spezzarsi, colui che si sa sempre rialzare.

Le persone a noi vicine saranno felici di vederci gioire per le vittorie e dispiaciuti nel vederci tristi per le sconfitte, ma continueranno a volerci bene come sempre, anche perché un attimo dopo torneranno tranquillamente alle loro cose.